DAVID HUME (1711-1776)

 

·        Ogni contenuto mentale è chiamato da Hume percezione. Le percezioni si dividono in impressioni ed idee.

·        L’impressione è ogni sensazione, passione o emozione nell’atto in cui viene provata.

·        L’idea è ogni immagine illanguidita di un’impressione.

·        Le impressioni differiscono dalle relative idee solo perché sono dotate di un grado maggiore di forza e vivacità. Ogni idea è causata da un’impressione.

·        Le idee possono essere idee di sensazione, quando hanno come antecedente un processo fisiologico (ad es. l’impressione del color giallo o di un dolore); idee di riflessione, quanto riguardano uno stato emotivo interiore e sono per lo più provocate da un’idea (ad es. avversione e timore sono impressioni di riflessione provocate dall’idea di dolore, desiderio e speranza da quella di piacere); idee di memoria, più forti e vivaci di quelle di immaginazione, ed indipendenti dalla nostra volontà; idee di immaginazione, che nascono dalla congiunzione di altre idee (tale congiunzione può essere arbitraria, ma segue sempre i principi di somiglianza, contiguità e causalità - un ritratto richiama per somiglianza l’idea della persona ritratta, una stanza quella dei locali contigui, una ferita quella del dolore da essa provocato).

·        La congiunzione che genera le idee di immaginazione è detta da Hume associazione e paragonata, nella dimensione delle idee, a quello che la forza di gravità è nel mondo fisico; da essa nascono le idee complesse di relazioni, modi e sostanze. La ripetuta osservazione di connessioni spazio-temporali fa sì che, per abitudine, l’impressione dell’antecedente generi, per comunicazione di vivacità all’idea del conseguente, richiamata per associazione, la credenza nell’esistenza del conseguente, che poi diventa convinzione che esista un nesso necessario fra antecedente (causa) e conseguente (effetto), cioè convinzione che la causalità sia oggettiva. Essa invece ha solo un valore soggettivo, cioè psicologico. 

La distinzione fra questioni di fatto e relazioni fra idee.

Hume è convinto che ogni possibile verità riguardi o questioni di fatto (matter of fact) o relazioni fra idee (relations of ideas). Una proposizione relativa a questioni di fatto non può mai essere necessaria, poiché il suo contrario resta sempre possibile (è cioè sempre possibile che gli eventi seguano un corso radicalmente diverso rispetto a quello finora osservato) una proposizione siffatta è dunque fondata sull’esperienza. Ciò implica che nessun discorso sul mondo può giungere a verità necessarie ed incontrovertibili. Sono invece necessarie le proposizioni che riguardano relazioni fra idee, cioè le proposizioni di ordine matematico, il cui contrario è impossibile. Esse sono fondate sul principio di non contraddizione.

Massimo Dei Cas
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