La prospettiva teorica antagonistica rispetto al Cognitivismo è il Comportamentismo, che, prendendo le mosse da un principio epistemologico di matrice neo-positivistica, sostiene che la scienza non può assumere come oggetti enti che non siano osservabili, e che, conseguentemente, la Psicologia, in quanto scienza, non può che essere circoscritta all’ambito dell’osservabile. Essa, dunque, non ha come oggetto la psiche, che non è osservabile, ma il comportamento, che invece lo è.

Il Cognitivismo, invece, parte da una diversa concezione della scienza, vista come discorso metodologicamente controllato che opera inferenze costanti dall’osservabile al non osservabile (inferisco, per es., l’esistenza dell’elettrone dal comportamento di macchine che possono registrare tracce del suo passaggio). Il piano della rappresentazione, cioè il piano mentale, non è direttamente osservabile, ma è ugualmente legittimo costruire una teoria scientifica che lo assuma come oggetto a partire da ciò che è osservabile, cioè i meccanismi di interazione fra stimoli ambientali e comportamento dell’individuo.

 

Massimo Dei Cas
Via Morano, 51 23011 Ardenno (SO)
Tel.: 0342661285 E-mail: massimo@waltellina.com